Riflessione domestica – II dom TP anno C [27/04/2025]

da Parrocchiaponte.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di San Maurizio, San Luigi Gonzaga, Santi Matteo e Carlo.
Riproponiamo anche su parrocchiechiurocastionetto.it una iniziativa in collaborazione con la comunità pastorale di Ponte, Sazzo e Arigna: oltre al commento al Vangelo, un semplice sussidio per tutta la famiglia con giochi e riflessioni a partire dalle letture della domenica.
Gesù è davvero risorto !!! Nonostante sia già apparso più di una volta ad alcuni di loro, i discepoli erano ancora confusi e impauriti perciò rinchiusi nel cenacolo. Gesù, dopo la sua morte, appare sotto altre forme, diverse da prima e non sempre riconoscibili immediatamente. Così succede anche oggi in mezzo a noi, Gesù è presente e lo possiamo riconoscere da alcuni gesti, in alcune persone… Appare ai discepoli nel cenacolo, ma c’è un grande assente: Tommaso. Quante volte abbiamo additato Tommaso come un incredulo? Dimenticando che poco tempo prima, quando il Signore si era ritirato a Efraim perchè volevano ucciderlo, mentre si preparava a rischiare la vita per andare Betania dal suo amico Lazzaro che era morto, Tommaso aveva invitato tutti i suoi compagni ad andare a morire con Gesù, piuttosto che lasciarlo andare da solo. Vi sembra un uomo di poca fede? Non ha creduto ai suoi compagni perchè onestamente erano poco credibili: troppo incoerenti, troppo deboli, troppo fragili… fuggiti tutti, compreso lui, quando Gesù è stato crocifisso. Tommaso, era telmente innamorato di Gesù, talmente rattristato per l’accaduto che aveva bisogno di un gesto forte per uscire da questa sua sofferenza. Un po’ come noi, quando le cose vanno male, quando siamo delusi, facciamo fatica a credere e vorremmo un gesto forte che ci aiuti ad andare avanti. Ma per ricevere questo gesto non dobbiamo mollare, dobbiamo saperlo riconoscere e soprattutto dobbiamo essere ancora lì 8 giorni dopo… come Tommaso nel cenacolo. Se davvero avesse pensato che tutto fosse finito non sarebbe stato lì. Invece resta, con i suoi compagni, non fugge e ha fatto bene, perchè Gesù è tornato proprio per lui. Non per rimproverarlo della sua incredulità, ma per amore, per misericordia e per mostrargli la sua sofferenza. Come a dire: Tommaso so che hai sofferto molto, ma guardami, anche io ho sofferto molto!!! Guarda quanto sei amato!!! In quell’attimo la fede del discepolo esplode in un’acclamazione grandiosa: Mio Signore e mio Dio. Lui che, superficialmente, definiamo incredulo, è il primo a riconoscerLo Signore e Dio. L’incredulo diventa il più grande fra i credenti, il primo ad usare quel termine assoluto, Dio, riferito a Gesù. Allora in questa domenica, in cui ci riconosciamo per molti aspetti in Tommaso, nella sua debolezza e incredulità, ricordiamoci anche la sua forza e la sua perseveranza. Invochiamolo se necessario, perchè ci aiuti ad avere quella fede grande che non ci fa mollare mai, nanche quando tutto sembra perduto!!! Buona Domenica.
Per tutti, in particolare famiglie e ragazzi, proponiamo spunti di riflessione e giochi presi dalla rivista “Catechisti parrocchiali”, potete aprire il file cliccando su: “riflessione e giochi” in fondo alla pagina.