Riflessione domestica – III domenica Tempo di Avvento (anno B) [17/12/2023]

Comunità pastorale delle parrocchie di Chiuro e Castionetto

Riflessione domestica – III domenica Tempo di Avvento (anno B) [17/12/2023]

da Parrocchiaponte.it, il sito della Comunità pastorale delle parrocchie di San Maurizio, San Luigi Gonzaga, Santi Matteo e Carlo.

Riproponiamo anche su parrocchiechiurocastionetto.it una iniziativa in collaborazione con la comunità pastorale di Ponte, Sazzo e Arigna: oltre al commento al Vangelo, un semplice sussidio per tutta la famiglia con giochi e riflessioni a partire dalle letture della domenica.

Questa domenica è detta liturgicamente Domenica Gaudete, cioè della gioia. Ma come si fa a gioire con la guerra in Israele, la guerra in Ucraina di cui si parla sempre meno, le atre guerre del mondo non conosciute o dimenticate. Come si fa ad essere Gioiosi con un Natale sempre più commerciale, pieno di regali e non di doni, di Babbo Natale e non di Gesù bambino. Come si fa? Ci lamentiamo che ci hanno rubato in Natale, quello vero… e allora? Allora smettiamola di lamentarci, nessuno può rubarci nulla !!! Perchè il Natale è una questione tra noi e Dio, dipende solo da noi se vogliamo far rinascere quel bambino nel nostro cuore anche ques’anno. Quindi non dobbiamo lamentarci, ma dobbiamo impegnarci ad annunciare il Natale vero. L’esempio lo troviamo nel Vangelo di oggi: Giovanni, il profeta, l’ultimo dei profeti, figlio di un sacerdote quindi destinato a diventare anch’esso un sacerdote, abbandona la strada del padre e vaga per il deserto non senza difficoltà e ostacoli, ma consapevole di quello che è il suo compito: l’annuncio! Giovanni il battista, risponde chi lo interroga: <<Io non sono il Cristo, non sono Elia,sono voce…>>. Giovanni non vuole meriti o gloria, si definisce voce: strumento di Gesù del quale non si reputa degno di slegare il laccio del sandalo. Esempio di umiltà, esempio per noi. Perchè cos’è una voce che grida nel deserto? Nulla. Eppure questo “nulla” è diventato colui che Gesù definisce “il più grande tra i nati da donna”. Basta lamentele! Dobbiamo essere noi a dare a questo Natale un senso cristiano, a far percepire agli altri un quello che per noi è il vero senso del Natale. Piccoli gesti gratuiti, doni e non regali, la costruzione di un presepe o una corona dell’avvento, la partecipazione alle iniziative parroccchiali della nostra comunità, la preghiera, la lettura della Parola, piccoli attimi di silenzio e meditazione… ecco alcuni degli ingredienti perchè questo Natale sia propizio. Cerchiamo di capire quali gesti possiamo fare per rendere questo Natale il Natale di Gesù, non importa se piccoli o grandi, facciamoli e basta! Gesti concreti, non per avere visbilità o gloria, ma per essere strumento di Gesù che viene tra noi. Gesù è venuto tra noi più di 2000 anni fa, viene ogni anno, ogni giorno, ogni volta che lo cerchiamo… per amarci, per salvarci !!! Se capiamo questo allora sarà veramente una domenica Gaudete (della gioia). Sappiatevi amati, buona domenica.

Paolo Curtaz ci aiuta a comprendere meglio questo brano di Vangelo riportato ai giorni nostri, possiamo ascoltare il suo commento cliccando su questo link: Commento al Vangelo del 17 Dicembre di paolocurtaz (soundcloud.com)

Per tutti, in particolare famiglie e ragazzi, proponiamo spunti di riflessione e giochi  presi dalla rivista “Catechisti parrocchiali”, potete aprire il file cliccando su: “riflessione e giochi” in fondo alla pagina.